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Da 27 settembre, 28 spettacoli in 9 teatri: coordina il Buratto

Il teatro come medicina per bambini e famiglie. Si potrebbe riassumere così “Sciroppo di Teatro Milano e dintorni”, che arriva in Lombardia per volontà di Fondazione di Comunità Milano, Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald Italia e Teatro del Buratto in collaborazione con il Comune di Milano e il patrocinio di Regione Lombardia e Città Metropolitana di Milano.

Il progetto è fondato sull’alleanza tra Teatro e Pediatri, una sinergia sancita dal patrocinio riconosciuto da tre sigle dell’articolato mondo dei professionisti e delle professioniste della medicina per l’infanzia: SIP – Società di Italiana Pediatria; SiMPeF – Sindacato Medici Pediatri di Famiglia e ACP – Associazione Culturale Pediatri.

Dal 27 settembre 2025 ad aprile 2026 saranno 28 gli spettacoli della rete di “Sciroppo di Teatro Milano e dintorni”. Bambine e bambini dai 3 agli 11 anni e le loro famiglie potranno scegliere tra 28 spettacoli diversi per genere, tematiche e storytelling, diffusi in 10 Teatri di Milano, Cassano d’Adda, Corsico, Melzo, San Donato Milanese, Segrate e Vimodrone.

Durante una qualsiasi visita medica ai piccoli di casa i pediatri aderenti potranno “prescrivere” un pomeriggio a teatro. Lo faranno consegnando un libretto che contiene nove “ricette”, nient’altro che un voucher da presentare alla cassa del teatro per accedere in sala alla cifra simbolica di tre euro.

Il libretto, illustrato in modo elegante e delicato da Matteo Pagani, descrive anche gli effetti benefici del teatro proprio come farebbe il “bugiardino” di qualunque medicina. Grazie alla “ricetta” consegnata dai pediatri, centinaia di bambini e bambine potranno andare a teatro assieme ai loro accompagnatori. Il senso di Sciroppo di Teatro è valorizzare lo spettacolo dal vivo come “medicina” che cura e fa stare bene fin dall’infanzia, con una particolare attenzione verso chi ha minori opportunità.

Sciroppo di Teatro® è un progetto a marchio registrato: l’iniziativa – nata in Emilia-Romagna nel 2021 da un’idea di Silvano Antonelli e sviluppata da ATER Fondazione in collaborazione con gli Assessorati alla Cultura, al Welfare e alla Sanità della Regione Emilia-Romagna – approda ora a Milano con una proposta “tailor-made” che vede coinvolte due importanti fondazioni filantropiche milanesi e il Teatro del Buratto, qualificato come primo Centro di Teatro Ragazzi e Giovani della Città che, proprio nel 2025, compie 50 anni.

La rassegna prevede una stagione inter-teatrale composta da 28 spettacoli in programma dal 27 settembre – in occasione di Slash/Festival allo Spazio 89 di Milano – fino ad aprile 2026. Gli spettacoli si svolgeranno a Milano e in sei comuni dell’area metropolitana: Cassano d’Adda, Corsico, Melzo, San Donato Milanese, Segrate e Vimodrone. In questo modo non solo si raggiunge un territorio densamente abitato con bisogni diversi dal punto di vista sociale e culturale, ma si valorizzano i teatri “di zona” quali enzimi essenziali per la coesione della comunità e portatori di cultura capillare e accessibile.

Oltre al Teatro Bruno Munari gestito dalla Compagnia del Buratto, a Milano partecipano Spazio 89, ArteVOX Teatro e Spazio PimOff. In area metropolitana aderiscono al programma: Comteatro (Teatro San Luigi) a Corsico; TECA (Teatro Cassanese) a Cassano D’Adda; Teatro Trivulzio a Melzo; Cinema Teatro Massimo Troisi a San Donato Milanese; Ditta Gioco Fiaba/Teatrio (Teatro A. Toscanini-Cascina Commenda) a Segrate e Industria Scenica (Everest – Spazio Cultura) a Vimodrone. Ogni teatro parteciperà attivamente al progetto con tre spettacoli dedicati al pubblico di bambini e famiglie.

A maggio 2026 si terrà la festa conclusiva della manifestazione presso gli spazi interni ed esterni del Teatro Bruno Munari. Questo evento “è pensato come un momento di condivisione, divertimento per non dimenticare mai che il teatro è prima di tutto un luogo dove incontrarsi, pensare, condividere, fare comunità”.

Fonte: askanews.it

La Fondazione sosterrà 15 nuovi progetti di ricerca

Indagare la salute mentale dei bambini con fibrosi cistica dai 2 agli 11 anni: questo l’obiettivo del nuovo progetto scientifico “MindKids – CF”, sostenuto dalla Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica (FFC Ricerca), ente del terzo settore (ETS) nato per informare su questa patologia e promuovere progetti di ricerca che aumentino la durata e la qualità della vita delle persone che ne sono colpite. “MindKids – CF” è infatti uno dei nuovi 15 progetti di ricerca sulla fibrosi cistica per i quali la Fondazione ha deciso di investire più di 2.100.000 euro nei prossimi tre anni, portando così a 510 il numero totale di iniziative finanziate dal 2002. Tutti i progetti sono stati annunciati questa mattina all’Hotel The Square di Milano, in occasione della presentazione della XXIII Campagna Nazionale FFC Ricerca: anche quest’anno a ottobre il Ciclamino della Ricerca colorerà migliaia di piazze italiane per trovare al più presto una cura per tutte le persone con fibrosi cistica. Per tutto il mese, numerosi eventi e iniziative promossi dai 5000 volontari della Fondazione animeranno il territorio nazionale. Ancora una volta, la Fondazione potrà contare sul generoso supporto di Tecnomat, main sponsor di Campagna, che per l’occasione aprirà i propri punti vendita alla distribuzione del fiore simbolo di speranza e solidarietà, per sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere fondi destinati a progetti scientifici avanzati in fibrosi cistica. Lo studio “MindKids – CF” stimerà quanto siano diffusi depressione, ansia e problemi comportamentali nei bambini con fibrosi cistica in età prescolare (2-5 anni) e scolare (6-11 anni), coinvolgendo circa 500 pazienti pediatrici da tutta Italia, e tenterà di individuare degli strumenti per valutare questi parametri. In particolare, adattando a questa fascia di età i test di screening psicologici già esistenti e creandone di nuovi per esaminare gli eventuali effetti neuropsicologici collaterali associati all’uso dei farmaci modulatori per la FC, quelli capaci di agire sulla proteina CFTR difettosa che causa i sintomi della malattia. Le aree di ricerca degli altri 14 progetti, che vedono coinvolti anche istituti internazionali come l’Università di Lisbona, l’Università Cattolica di Lovanio in Belgio e l’Ospedale universitario di Münster in Germania, includeranno terapie innovative per intervenire sulle mutazioni genetiche che causano la fibrosi cistica, terapie per le infezioni broncopolmonari, trattamenti dell’infiammazione polmonare e ricerche cliniche ed epidemiologiche. Dichiara Carlo Castellani, direttore scientifico della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica ETS: “Anche quest’anno, la Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica ha selezionato, attraverso un’analisi approfondita da parte di esperti internazionali, 15 nuovi progetti di ricerca che sosterrà per approfondire i meccanismi della malattia e trovare nuove possibili terapie. La fibrosi cistica è una malattia complessa che richiede di essere affrontata in tutte le sue dimensioni, compresa quella psicologica, strettamente legata al benessere complessivo dei malati e delle loro famiglie. In questa prospettiva si colloca il nuovo progetto strategico di Fondazione, MindKids-CF, che con strumenti innovativi e scientificamente validati consentirà ai Centri italiani di individuare precocemente possibili criticità neuropsicologiche nei bambini con fibrosi cistica, garantendo interventi tempestivi e rafforzando l’efficacia complessiva della presa in carico”. All’evento, moderato dalla giornalista Francesca Roveda, sono intervenuti: il presidente FFC Ricerca Matteo Marzotto, il direttore scientifico FFC Ricerca Carlo Castellani, Virginia Fiori, testimonial FFC Ricerca e persona con FC, l’ex CT della Nazionale Italiana di Ciclismo Davide Cassani e il campione paralimpico Fabrizio Macchi, in rappresentanza dei campioni del Charity Bike Tour, e Angela Antonini, responsabile Positive Impact di Tecnomat.

Fonte: askanews.it

Teva: 140 candidature da tutta Italia e 10 progetti finalisti

Un numero record di 140 candidature ricevute da tutta Italia conferma la grande partecipazione delle associazioni no profit all’edizione 2025 degli Humanizing Health Awards, il premio promosso da Teva Italia, azienda farmaceutica leader nel mercato, per valorizzare i progetti che mettono al centro la relazione di cura. Un risultato che, informa una nota, testimonia quanto il tema dell’umanizzazione della sanità sia oggi più che mai condiviso e sentito su tutto il territorio.

“Ogni anno, gli Humanizing Health Awards ci ricordano quanto sia prezioso il lavoro delle associazioni senza scopo di lucro che operano accanto a pazienti e caregiver con dedizione, ascolto e umanità – ha commentato Giordana Cortinovis, Marketing e Communication Director di Teva Italia. Quest’anno siamo stati colpiti non solo dal numero, ma anche dalla qualità e originalità dei progetti ricevuti, espressione di un Terzo Settore innovativo e vicino ai bisogni delle persone.”

Lanciato a marzo, il bando degli Humanizing Health Awards ha raccolto in poche settimane proposte da enti e associazioni che, ogni giorno, alleviano il percorso di cura di pazienti e caregiver. Dopo un’attenta valutazione dei 140 progetti da parte di quattro comitati interni – composti da una rappresentanza dei dipendenti Teva – e di un comitato esterno – composto da medici, farmacisti, giornalisti e rappresentanti del terzo settore – sono stati selezionati 10 progetti finalisti, 2 per ciascuna delle cinque categorie in gara: patologie oncologiche; patologie pediatriche; caregiver; salute mentale e malattie neurodegenerative; malattie croniche.

Il comitato esterno ha visto il coinvolgimento di figure autorevoli provenienti dal mondo medico, farmaceutico e giornalistico: Giampaolo Cerri, giornalista esperto di temi sociali; Andrea Fanzago, Presidente CSV Milano; Vassilis Martiadis, psichiatra presso l’ASL Napoli 1; Anna Carla Pozzi, Vicesegretario FIMMG Lombardia; Annarosa Racca, Presidente di Federfarma Lombardia; Grazia Sances, neurologa della Fondazione Mondino; Giulio Sensi, giornalista specializzato nel Terzo Settore. I cinque vincitori – uno per ciascuna categoria – saranno decretati grazie alle votazioni di tutti i dipendenti di Teva Italia insieme, per la prima volta, a una rappresentanza di medici e farmacisti iscritti alla piattaforma TevaLab. Una scelta che arricchisce ulteriormente il valore del premio, coinvolgendo attivamente gli operatori sanitari che lavorano per migliorare la salute delle persone. I vincitori saranno annunciati nel corso della cerimonia ufficiale prevista a settembre. Teva Italia ringrazia di cuore le tante associazioni che hanno aderito all’iniziativa e si congratula con loro per l’impegno portato avanti quotidianamente nell’aiutare le persone durante il difficile momento della malattia.

Fonte: askanews.it